Stanchi. E felici. E contenti.
Sono arrivato alla fine di dicembre proprio stanco.
Saranno stati i tanti impegni, sarà stato che non prendo ferie da parecchio, sarà stata un’influenza come non mi capitava da tempo…
Sarà pure un po’ l’età, diciamolo: Ugo, non hai più 20 anni!
Per scrivere queste righe mi sono fermato un momento in una turbinosa giornata di spostamenti, mezzi pubblici che mal funzionano, uffici e negozi e mentre facevo la manutenzione dei gatti mi sono posto la domanda che spesso faccio agli altri: Ugo, sei stanco; ma sei felice?
Se sul piatto della bilancia metto le tante, troppe cose lasciate indietro, gli sbagli, il tempo perso, un anno – il 2023 – che non saprei come definire… no, no, non sono motivi sufficienti per rispondere che non sono felice.
Sul piatto della bilancia ci sono le persone belle che ho incontrato, le cose costruttive fatte insieme (penso agli amici di TUTraP-APS…), gli ospiti e il personale della Struttura, il dottor Strusi, l’affetto dei miei familiari, le (poche ma sentite) opere buone che è stato possibile attuare… la grazia immensa della fede, della speranza, dell’amore… il dono dell’Incarnato…
Sì, è vero, sono stanco. Credo pure di non essere l’unico. Solidarietà a tutti gli stanchi, per le mille ragioni di essere stanchi! Però… a tutti suggerisco di fermarvi un momento e, anche se non dovete fare la manutenzione dei gatti, chiedetevi: sono felice?
Da parte mia rispondo che sì, sono felice. E contento. Stanco e felice e contento!
E vorrei augurare agli stanchi di questo pazzo mondo felicità e contentezza nella scoperta del tanto bene che ci circonda!
A tutti, con le parole scritte al personale della Struttura, i miei auguri affettuosi di un felice e contento Natale!