Zibaldone della settimana – 21
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Superior stabat ursum…
Ho preso nota di quel che scrive M39liberorso sulla piattaforma della farfalla blu.
Salario minimo, pensioni dignitose, sanità pubblica, scuola pubblica, affitti calmierati, reddito di cittadinanza, politiche di contrasto al cambiamento climatico.
Alla lista avrei aggiunto trasporto pubblico, ma sono gusti.
Come si fa a non condividere un simile progetto socio-statalista?
Solo che finora non abbiamo esempi sufficienti della sua fattibilità.
Ci provò Mussolini e non finì bene. Ci hanno provato in URSS. Non è finita meglio. Continuano a provarci a Cuba e in Venezuela, ma con risultati sconfortanti. In Cina va un po’ meglio che in Corea del Nord, le notizie filtrate dalla propaganda non aiutano a capire molto di più.
Sulle pensioni, sulla sanità, sulla scuola, sugli affitti e sul reddito di cittadinanza si è spesa tanto l’Italia repubblicana, con scarsi successi e molti, molti, molti debiti.
Quale potrebbe essere la causa di un progetto socio-statalista così tanto condivisibile ma con così pochi risultati pratici?
È una questione di posizioni. Se lo si guarda dall’alto, dal culmine idealista dove si contemplano i risultati, è un sogno realizzato. Se lo si guarda dal basso, dalla nuda realtà che chiede sempre, sfacciatamente, senza ritegno “Chi paga?” è una chimera dal portafoglio vuoto.
O meglio. È una approssimazione che tende all’infinito: ci si prova, un pezzetto alla volta, si torna indietro, si fanno altri debiti, si riparte.
Senza effettivamente rispondere alla domanda e senza pensare, invece, a fare cose che aiuterebbero a realizzate qualche sogno: a come incrementare il valore del proprio patrimonio, la produttività del sistema, la qualità della ricerca, l’appetibilità degli investimenti, la reputazione del proprio debito.
A noi sta bene che l’orso sia in alto e guardi tutto con superiori ideali. Purché mai diventino pretesto per nuovi sconsiderati esperimenti.
Haec propter illos scripta est homines fabula qui vanis figurationibus innocentes infatuant.
(Questa è una storia scritta per quegli uomini che infatuano gli innocenti con vane immaginazioni)