La droga non mi piace
Questo post è stato scritto per essere pubblicato su scaccoalladroga, il blog di No alla droga!. È dedicato a Biagio e a tutti gli altri.
La droga non mi piace. Non mi è mai piaciuta.
Non è questione di gusti. Si tratta di puro egoismo. Non insistete, non riuscirete a convincermi. La droga non mi piace perché mi ha ferito molto.
La droga mi ha tolto gli amici con i quali sono cresciuto. Qualcuno di loro era riuscito anche ad affrancarsi dalla dipendenza delle sostanze. Ma non è sopravvissuto a lungo ai danni riportati dal suo fisico.
Non ho più l’amico con il quale suonavamo la chitarra da ragazzi, andavamo in motorino e ci distendevamo sull’erba dei parchi. Non ho più l’amico che cercai di restituire ad una vita dignitosa facendolo lavorare. Non ho più gli amici che si sono sfracellati con la loro auto.
Mi sono rimaste le lacrime, quelle sì, di genitori che per una vita hanno pianto i figli, di fratelli e sorelle che non hanno avuto il piacere di crescere al loro fianco. In qualche caso di figli e figlie che si sposeranno senza i loro genitori.
Può piacermi la droga, secondo voi?
A me non ha dato nulla. Ha solo sottratto. E mi ha lasciato dolorante. Ai miei amici ha tolto la gioia di vivere. Di crescere e conoscere il mondo. Di renderlo migliore. Di consegnarlo nelle mani dei loro figli per poterlo godere ancora sapendoli felici.
A tutti ha tolto qualcosa.
Denaro.
Salute.
Sicurezza.
Affetti.
Futuro.
Libertà.
Dignità.
E non faccio distinzioni, sapete? La droga è dipendenza. Non importa se sia una sostanza chimica, una sigaretta incollata alle labbra, il gesto ripetitivo del giocatore d’azzardo, la maniacale esigenza di stare incollati a un cellulare o a un videogioco.
Sono un egoista, lo so. Preferisco avere un amico tutto per me, non doverlo dividere con nulla che piano piano me lo porti via.
Quello che danneggia i miei amici è mio nemico.
Può piacermi la droga, secondo voi?