Libri liturgici e digital divide

Con l’obiettivo di rendere fruibili attraverso i sistemi moderni alcuni testi fondamentali, la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ha realizzato due ottime app utilizzabili da mobile:

La Sacra Bibbia (smartphone, iphone) *migliorabile*

La Liturgia delle Ore (smartphone, iphone) *eccellente*

Personalmente utilizzo queste app in modo regolare e quotidiano.

La domanda quindi si pone di conseguenza: sarebbe possibile che anche i libri liturgici delle nostre parrocchie, delle nostre chiese, delle nostre cappelle diventassero un unico tablet? Magari con uno schermo da 26” o da 30” per leggere le lettere in grande (molti preti anziani… miopi…)?

Pensate alla comodità di avere concentrato in un unico versatile strumento tutto l’armamentario cartaceo che riempie gli scaffali delle sacrestie. Sono tanti volumi, che a beneficio di chi non li conoscesse sintetizziamo così (praticamente tutti i link rimandano al contenuto del sito www.maranatha.it che ha fatto un eccezionale lavoro di raccolta dei testi):

  1. Bibbia (1 vol.)
  2. Rituale del battesimo dei bambini (1 vol.)
  3. Rituale dell’iniziazione cristiana degli adulti (1 vol.)
  4. Rituale della confermazione (1 vol.)
  5. Rituale del matrimonio (2 voll.)
  6. Rituale della penitenza (1 vol.)
  7. Rituale del sacramento dell’unzione e della cura pastorale degli infermi (1 vol.)
  8. Messale romano (1 vol.)
  9. Lezionari (10 voll.)
  10. Messale della Beata Vergine Maria (1 vol.)
  11. Lezionario della Beata Vergine Maria (1 vol.)
  12. Rituale della comunione fuori della messa e culto eucaristico (1 vol.)
  13. Rituale degli esorcismi e preghiere per circostanze particolari (1 vol.)
  14. Caerimoniale episcoporum (1 vol.)
  15. Benedizionale (1 vol.)
  16. Liturgia delle ore (4 voll.)
  17. Rituale delle esequie

Si vede chiaramente che attraverso internet si possono con facilità scaricare e leggere i testi liturgici. Penso che a molti sia capitato come a me di celebrare più volte la messa o l’unzione degli infermi semplicemente utilizzando lo smartphone.

Quindi tutto ok?

Pare proprio di no. Per la CEI i libri cartacei non sono sostituibili con tablet e simili, quindi niente nihil obstat alla realizzazione di e-liturgy d’altare e d’ambone.

A riprova che il digital divide è un fatto culturale trasversale a diverse categorie sociali. Senza tener conto che tra 25 anni la prossima generazione di preti sorriderà delle schermaglie odierne.