Chiarezza sui rapporti tra Russia e Lega di Salvini. Firma anche tu la petizione!
Al Presidente della Repubblica Italiana
Alla Presidente del Senato della Repubblica
Al Presidente della Camera dei Deputati
Al Presidente della Corte Costituzionale
Rappresentiamo quella parte del Popolo Italiano appassionata e interessata alla vita democratica del nostro Paese, e per questo vivamente preoccupata dagli sviluppi della vicenda ribattezzata “Russiagate” che vede implicato anche un importante membro del Governo ormai dimissionario nella persona del Ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Ripercorriamo sommariamente alcune tappe della vicenda così come note alla data odierna:
febbraio 2019: il periodico italiano L’Espresso rivela che a Mosca il 18/10/2018, in concomitanza con una visita di Stato del Ministro Salvini in Russia, è avvenuto un incontro riservato tra esponenti russi e rappresentanti della Lega; esiste un audio che viene acquisito dalla magistratura di Milano, la quale apre un fascicolo d’indagine
10/07/2019: il sito americano Buzzfeed pubblica l’audio dell’incontro del 18/10/2018 nell’hotel Metropol di Mosca, al quale sono presenti Gianluca Savoini, Gianluca Meranda, Francesco Vannucci insieme a tre uomini russi. Oggetto della trattativa sarebbe stata la vendita di petrolio russo all’ENI con un meccanismo di sconto che tramite fondi neri sarebbe servito a finanziare la Lega; in cambio si sarebbe assicurato un intervento presso le istituzioni europee per renderle più vicine alla Russia. Si apprende che Savoini era al seguito del Ministro dell’Interno, in questa come in altre occasioni
11/07/2019: il Presidente del Consiglio Conte in una conferenza stampa rinnova la sua fiducia nel Ministro Salvini e nella magistratura
12/07/2019: il Ministro Salvini durante una conferenza stampa dichiara di non aver invitato Savoini a Mosca e di non sapere i motivi per cui vi fosse
24/07/2019: il Presidente del Consiglio Conte riferisce al Senato su “presunte trattative tra esponenti del partito Lega-Salvini Premier e personalità di nazionalità russa”, presentando più o meno le stesse notizie note da fonti pubbliche; conclude affermando: “Queste sono le informazioni acquisite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri che sono in grado di riferirvi. Non ho ricevuto informazioni dal Ministro competente”
20/08/2019: il Presidente del Consiglio Conte in Senato durante le comunicazioni che porteranno alle dimissioni del suo Governo dichiara rivolto al Ministro Salvini: “Se tu avessi accettato di venire qui al Senato per riferire sulla vicenda russa, una vicenda che oggettivamente merita di essere chiarita anche per i riflessi sul piano internazionale, avresti evitato al tuo Presidente del Consiglio di presentarsi al tuo posto, rifiutandoti per giunta di condividere con lui le informazioni di cui sei in possesso”
È stato esattamente l’inquietante passaggio dell’intervento del Presidente del Consiglio del 20 agosto ad allarmarci e a spingerci a proporre il presente appello.
Ci allarma il fatto che il Presidente Conte si sia mostrato convinto che la “vicenda russa” meritasse di essere chiarita dal Ministro dell’Interno “anche per i riflessi sul piano internazionale”, ma ciò non sia avvenuto.
Ci allarma il fatto che il Presidente Conte abbia precisato che non solo non ha ricevuto informazioni dal Ministro Salvini, ma che questi si sia persino rifiutato di darne.
Ci allarma il fatto che il Presidente Conte abbia riferito in Senato a luglio 2019 su fatti che conosceva solo perché di pubblico dominio, ignorando i reali sviluppi della vicenda forse per non essersi attivato nelle sedi opportune per giungere a definitive conclusioni.
Ci allarma il fatto che il Ministro Salvini si sia sottratto in tutti i modi dal riferire le informazioni di cui il Presidente Conte sostiene sia in possesso il Ministro stesso, addirittura non fugando tutte le ombre sui suoi rapporti con i personaggi implicati nella vicenda.
Ci allarma il fatto che il Ministro Salvini nella sua qualità di membro del Governo e di Ministro dell’Interno sia nelle condizioni di acquisire informazioni riservate sulla vita della Repubblica, delle istituzioni e dei singoli cittadini e al tempo stesso rifiuti la massima trasparenza in ordine alla “trattativa riservata” tra esponenti del suo partito politico ed esponenti di uno Stato non alleato e soggetto a sanzioni internazionali.
Come Cittadini italiani rivendichiamo il nostro diritto di conoscere dalla viva voce dei nostri rappresentanti e dalle istituzioni ogni spiegazione e chiarimento in merito a fatti che anche solo potenzialmente rappresentino un pericolo per la vita della Repubblica e per la sicurezza dello Stato.
Come Cittadini italiani avvertiamo perciò nostro preciso dovere sollecitare le massime Cariche dello Stato ad adottare nelle sedi opportune tutte le iniziative affinché sia fatta piena luce sulla vicenda denominata “Russiagate” e in particolare sul ruolo svolto dal partito Lega-Salvini Premier e dallo stesso Ministro Salvini.
Chiediamo di conoscere se con le “trattative riservate” si sia messa in qualche modo in pericolo la sicurezza nazionale o si siano contravvenuti gli interessi dello Stato.
Chiediamo di conoscere se e quali informazioni riservate di interesse nazionale o di enti pubblici o privati nonché di cittadini italiani siano state scambiate tra esponenti italiani e quelli russi, in particolare durante il periodo di attività del signor Savoini nella sua qualità di membro di delegazioni italiane.
Chiediamo infine che vengano condotte indagini appropriate al fine di ricostruire nel modo più meticoloso possibile tutti i retroscena della vicenda “Russiagate” e di individuare eventuali reati commessi nonché di identificarne i responsabili affinché siano assicurati alla giustizia.
Siamo consapevoli dei doveri delle più alte Cariche dello Stato e dei compiti che a loro affida la Costituzione, doveri e compiti che mai possono essere travalicati.
Al tempo stesso facciamo appello al senso istituzionale, all’onore e al prestigio di cui godono le più alte Cariche dello Stato perché si facciano parte diligente nel sollecitare gli opportuni strumenti per ricercare giustizia e verità in una vicenda tanto torbida come quella del “Russiagate”, al servizio della Nazione e dei Cittadini italiani.
Ugo Quinzi ( @QuinziUgo )
Gianluca Codagnone ( @gianlucac1 )
Gustavo Baratta ( @gusbaratta )
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Luca Bianchetti ( @lbianchetti )
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Mattia Braghin ( @bramatty )
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