Coscienza e discernimento
Ritiro Comunità Famiglie
Fraternità Francescana di Betania
Roma, 8-9 Giugno 2013
Coscienza – Discernimento
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I TESTI
Dhammapada (“cammino del Dharma”)
Si tratta del testo più diffuso nel buddhismo, riconosciuto da diverse scuole. Il Dharma (o Damma) significa “dovere”, “legge naturale-cosmica”, “così come sono le cose”. Il testo si compone di 26 capitoli e 423 versi. Un poema pedagogico-morale fondato sull’insegnamento del Buddha che prevede il raggiungimento di tre obbiettivi: 1) il benessere qui ed ora; 2) la rinascita favorevole in una eventuale vita successiva; 3) il raggiungimento del fine ultimo, il Nirvana. La lettura del Dhammapada si può svolgere ispirandosi a quattro criteri: 1) la sfera visibile dei rapporti umani (aspetto sociale); 2) il kharma (ogni azione etica non si perde, ma ha ripercussioni anche nelle vite successive); 3) il sentiero (che spinge fino al Nirvana); 4) l’Arahant, l’acclamazione di chi si è finalmente liberato.
Si può consultare la voce https://it.wikipedia.org/wiki/Dhammapada
e si può leggere il testo completo su
http://www.canonepali.net/dhp/dhp_index.htm
Pietro Pavan, Scritti/1. L’anelito dell’uomo alla libertà, Città Nuova, Roma 1989 (pp. 168-170)
PP Attento e acuto pensatore nel campo della morale, della politica e dell’etica sociale della Chiesa. Papa Giovanni XXIII disse che nella sua enciclica “Pacem in terris” di suo c’era lo spirito e la firma, ma riconobbe che l’estensore materiale fu proprio PP.
Gaudium et Spes 50
La fecondità nel matrimonio, paragrafo dedicato all’approfondimento delle finalità della famiglia, viene sostenuta con alcuni criteri di discernimento.
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COLLOCAZIONE DEL DISCERNIMENTO
- Il discernimento si colloca TRA lo stato (di vita, di vocazione, di lavoro, di scelte…) attuale e lo stato da raggiungere (non conosciuto umanamente, non pervenuto divinamente)
- Prerequisiti: l’habitus, le abitudini buone (= virtù). Le abitudini cattive (= vizi) possono costituire un impedimento umano (a Dio nulla è impossibile…) per il discernimento
- Condizione: coscienza retta (cioè non inquinata, o almeno bonificata, da cinismi, frustrazioni, irresponsabilità, infedeltà, disonestà intellettuali, pregiudizi, aspirazioni, fantasie e lunaticità)
- Coscienza = cum (insieme) scientia (conoscere): si conosce se stessi nel confronto con Dio e con gli altri
- Componenti del discernimento come fatto squisitamente umano e naturale (da raffinare e completare, vedi punto 6):
- compimento del proprio dovere
- rispetto delle proprie inclinazioni personali (non banalmente istinto)
- fedeltà al fine soggettivo della felicità (eudaimonia)
- valutazione delle proprie possibilità umane
- valutazione delle condizioni ambientali esterne
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FELICITÀ E LIBERTÀ
- Il Buddhismo per certi aspetti sembrerebbe molto vicino al cristianesimo: attenzione sociale, misericordia, vittoria sulla sofferenza, rinascita, felicità eterna
- Il Dhammapada indica una serie di “azioni”, “scelte” ispirate al raggiungimento della felicità attuale informando anche sui criteri di discernimento:
- libertà dall’odio, dall’angustia, dall’avidità, dall’ansia, dalla paura del male
- libertà nella pace, nella gioia e senza condizioni
- fuga dalla stoltezza e ricerca della saggezza: amicizia fidata, solitudine, nobiltà d’animo, costanza, purezza
- Problema nel Buddismo: mancano un “io” e un “tu” che dialogano (cum-scientia)
- MA: che interessante allora la visione della famiglia come luogo del dialogo e quindi della formazione della coscienza!
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L’ERRORE NEL DISCERNIMENTO
- Cosa accade se la coscienza sbaglia nel suo giudizio? Quante volte è capitato di fare una scelta pensando fosse buona e successivamente rendersi conto che invece…
- Criterio fondamentale: seguire sempre la propria coscienza
- L’attenzione alla ricerca della verità deve essere accompagnata dall’umiltà di riconoscere che non siamo sempre capaci del tutto di comprenderla (e non la possediamo propriamente)
- Ogni atto compiuto osservando la propria coscienza (retta) è accetto a Dio, anche quando fosse sbagliato: si tratta di omaggio alla verità che non può, nel tempo, non produrre un effetto buono
- Dio non esige l’impossibile dalle sue creature ed offre a ciascuna la possibilità di ricredersi e tornare sui propri passi
- MA: che interessante allora la visione della famiglia come luogo della verità e quindi di scelte ripensabili!
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CONCILIO: DISCERNIMENTO PER ANALOGIA
- Un esempio concreto: la fecondità coniugale-familiare
- Problema di sempre: quali sono i fini del matrimonio? Nessun’altra discussione, ormai è chiaro, sono due: amore tra coniugi e donazione di nuova vita
- Gaudium et Spes suggerisce 8 criteri che ci indicano chiaramente che il discernimento riguarda sempre il bene comune:
- docile riverenza verso Dio
- comune accordo e comune sforzo dei coniugi
- attenzione al bene personale (di entrambi i coniugi)
- attenzione al bene dei figli già nati
- attenzione al bene dei figli che si prevede nasceranno
- attenzione al bene della comunità familiare
- attenzione al bene della società temporale
- attenzione al bene della Chiesa
- MA: mutatis mutandis si tratta di criteri che possono essere estesi anche ad altri ambiti
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DISCERNIMENTO E FIDUCIA
- Completamento delle componenti del discernimento (vedi punto 2)
- Guardatevi dai falsi profeti (Mt 7,15-17): l’importanza dei frutti
- La capacità di distinguere i veri dai falsi spiriti (1Cor 12,10)
- Ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto dalla carne è da Dio (1Gv 4,2): non fidarsi di chiunque, e nemmeno di qualsiasi ispirazione personale
- Non conformatevi alla mentalità di questo mondo (Rm 12,1): difficile (ma non impossibile) pensare come Dio
- Sforzatevi di cercare ciò che piace al Signore (Ef 5,6-10)
- I frutti dello Spirito (Gal 5,22): esiste qualcosa che caratterizza la chirurgia del Signore sulla persona
- Non mi pare utile fare la lista della spesa, ma è utile impostare quanto detto fin qui come un percorso di vita che debba tenere conto dell’amorevole rivelazione di Dio:
- cum-scientia: apertura al dialogo con il Tu Provvidenziale di Dio
- quindi: riverenza verso Dio (ascolto, docilità, obbedienza alla sua Parola)
- dialogo e ascolto: amici fidati, padre spirituale, autori e maestri santi
- assunzione di responsabilità umane e cristiane
- esercizio delle virtù e in particolare delle virtù cardinali: prudenza, giustizia, fortezza, temperanza, in particolare della prima (vedi la discretio in S. Tommaso)
- finalmente: fiducia, fiducia, fiducia in Dio, che non è spettatore assente della storia umana e di quella personale ma è realmente al fianco delle sue creature per sostenerle nel bene che intendono compiere