Eppur si muove… Aggiornamenti galileiani circa la rivoluzione nel cielo ecclesiale di Roma
Durante l’incontro tra Papa Francesco e i sacerdoti della Diocesi di Roma ordinati dal 1985 al 2013 presso l’Aula Magna della Pontificia Università Salesiana, l’11/06/2024 esposi un mio pensiero, leggibile qui.
In sintesi mi preoccupava la difficoltà ad interpretare identità e ruolo del sacerdote diocesano-secolare nel contesto contemporaneo. Sostenevo in particolare che la superfetazione episcopale della Diocesi di Roma, di cui spesso ho scritto in questo mio blog, nascondesse un problema di deresponsabilizzazione del presbiterio.
Quando parlavo, la Diocesi di Roma era ancora in attesa del Vicario Generale. Il Papa aveva ritenuto che il Cardinal De Donatis, scelto per quel ruolo nel 2017 dopo consultazione diocesana (avevo scritto pure in quel caso cosa ne pensassi, qui), fosse indispensabile al più antico dicastero della Santa Sede, la Penitenzieria Apostolica. Ricordo ancora gli auguri che scrissi nel 2017 al Cardinal De Donatis in seguito alla sua nomina come Vicario Generale della Diocesi di Roma (qui).
Così il 6 aprile 2024 Francesco aveva comunicato al suo Vicario Generale De Donatis, appena tornato da un viaggio in Ungheria con i preti di Roma, che avrebbe salutato la Diocesi. Cosa resterà di quegli anni? Ho provato a indovinare qualcosa, qui.
Il Vicegerente Reina – scelto nel 2023 direttamente da Francesco come Vicegerente dopo due anni di sede lasciata vacante dalla meteora del Vescovo Palmieri (parrocchiano del Cardinal De Donatis quando era viceparroco della sua Parrocchia), uno dei Vicegerenti più brevi della storia, frettolosamente destinato nel 2021 ad altro incarico dopo appena un anno – faceva temporaneamente le veci del Vicario Generale.
C’erano un Vescovo a capo del settore caritativo e un Vescovo Rettore del Pontificio Seminario Maggiore. C’erano 5 settori geografici che dividevano la Diocesi di Roma con a capo altrettanti Vescovi di Settore.
Eccettuato il Settore centro, vacante dal 6 aprile 2024, da quando il Vescovo Libanori (grande collaboratore del Cardinale De Donatis da tempi insospettabili) era stato chiamato alla destra del Santo Padre.
Fin dal febbraio 2024 si era compreso che non tutto sarebbe restato uguale: il venezuelano Vescovo Lamba (assistente del Pontificio Seminario Romano Maggiore dal 1983 al 1991 quando padre spirituale era il Cardinal De Donatis) ausiliare per il Settore est viene destinato alla Diocesi di Udine.
Il 1° marzo 2024 il Vescovo Ricciardi (assistente del Pontificio Seminario Romano Maggiore dal 1996 al 1998 quando padre spirituale era il Cardinal De Donatis), già titolare di altri incarichi diocesani, gli subentra alla guida del Settore est.
Ma nel cielo ecclesiale di Roma il grosso si muove dopo giugno 2024.
Il 1° ottobre 2024 Francesco abolisce il Settore centro e distribuisce il suo territorio tra gli altri 4 settori geografici. Un Vescovo in meno.
Il 6 ottobre 2024 il Vicegerente Reina viene nominato Vicario Generale e diventa Cardinale. Mantiene comunque la guida del Settore ovest, che condivide con un prete, don Alessandro Zenobi, nominato Vicario episcopale a far data dal 1° novembre 2024. Meno due.
Il 31 ottobre 2024 tocca al Vescovo Gervasi (alunno del Pontificio Seminario Romano Maggiore fino al 1994 quando padre spirituale era il Cardinal De Donatis): dal Settore sud di Roma viene aggiunto come segretario aggiunto del Dicastero pontificio per il laici, la famiglia e la vita.
Il 21 novembre 2024 Papa Francesco nomina il nuovo Vicegerente nella persona di Renato Tarantelli Baccari e il 25 dello stesso mese gli affida il Settore sud della Diocesi. Il 4 gennaio 2025 il Cardinale Vicario lo ordina Vescovo.
Il 16 dicembre 2024 passa la mano il Vescovo Salera (alunno del Pontificio Seminario Romano Maggiore fino al 2002 quando padre spirituale era il Cardinal De Donatis), trasferito come Ordinario di Ivrea dal Settore nord di Roma. Dal 1° gennaio 2025 il Settore nord viene guidato da un prete, don Stefano Sparapani, come Vicario episcopale. Meno tre.
Nello stesso giorno il rumeno Vescovo Ambarus (alunno poi assistente del Pontificio Seminario Romano Maggiore quando padre spirituale era il Cardinal De Donatis) lascia la guida della Pastorale della Salute, alla quale viene destinato un altro prete, monsignor Andrea Manto, che ne era stato Direttore quando il servizio era considerato ufficio. Meno tre e mezzo. Sì, solo mezzo perché il Vescovo Ambarus conserva alcune funzioni in Diocesi.
Il 28 gennaio 2025 il Papa nomina il Vescovo Ricciardi Ordinario di Jesi. Al suo posto alla guida del Settore est l’ex rettore del Pontificio Seminario Romano Maggiore, monsignor Concetto Occhipinti. Meno quattro e mezzo.
Insomma, dal 1° ottobre 2024 ad oggi la rivoluzione alla guida della Diocesi di Roma è quasi completa. Si contano solo 5 Vescovi (l’Ordinario, papa Francesco; il Vicario Generale Reina; il Vicegerente Tarantelli; il rettore Vescovo
, come gli altri due scelto personalmente da Francesco; il Vescovo Ambarus, mezzo dentro e mezzo fuori) e 4 preti Vicari episcopali.Complessivamente si osservano due cose positive: la deepiscopalizzazione della Diocesi e contestualmente la dededonatizzazione della gerarchia. Permangono alcune criticità. Per esempio don Sparapani dal 2015 è padre spirituale dell’Almo Collegio Capranica, così come monsignor Occhipinti lo fu del Pontificio Seminario Romano Maggiore dal 1992 al 2005 prima di diventarne rettore dal 2011 al 2017. Che un soggetto ecclesiale già impegnato nel cosiddetto foro interno (= assistente/padre spirituale) vada ad occuparsi del cosiddetto foro esterno (= giurisdizione) nella stessa area ecclesiale (Diocesi) è una profonda e insanabile anomalia di cui ho già scritto qui e su cui non torno a parlare. Non è del tutto impossibile che tale anomalia possa creare in futuro qualche conflitto.
Ovviamente la civettuola apertura di questo post con il ricordo del mio intervento davanti al Papa non voleva assolutamente evocare il principio di causazione, limitandosi a riportare alla memoria un felice evento di dialogo franco e costruttivo.