Esiste la “cristianofobia”?
Già il termine “cristianofobia” potrebbe non riscuotere unanime consenso. Fobia vuol dire “paura”. C’è da aver paura dei cristiani o della fede cristiana? Probabilmente no, ma di sicuro si può argomentare che certe popolazioni hanno sperimentato una colonizzazione da parte di nazioni occidentali nelle quali la religione cristiana era la più diffusa. Facile per loro, quindi, procedere ad una identificazione tra fede religiosa professata dai colonizzatori e oppressione del popolo, così come è difficile ridurre ad indebite inferenze fatti storici e profondi stati emozionali.
Se poi si vuol rilevare la discriminazione alla quale sono soggette popolazioni di antica o anche recente cristianizzazione, questo può meravigliare meno. Accanto ad indiscutibili interessi politici, si deve riconoscere che alla base di certe autentiche campagne di “martirio” si ritrova esattamente la fede in Cristo. E nessun credente in Dio può sottrarsi dall’impegno a rendergli testimonianza, come anche da quello di sostenere con la preghiera e l’azione concreta i credenti perseguitati.
Sul web, ovviamente, si trova di tutto. Sono note le campagne anti-cristiane, e più generalmente anti-religiose, condotte da Anonymous. Possiamo leggere qualche tweet di esempio, senza bisogno di commento:
“There is no reasoning with the delusional, it’s just like arguing with a devoted christian.” – Anonymous
— Anonymous Operations (@Anon_Central) 22 aprile 2013
“Religious people criticizing religious people is like monkeys throwing poop at each other. No smart can come of this.” – Anonymous
— Anonymous Operations (@Anon_Central) 22 aprile 2013
be illuminated twitter.com/Anon_Central/s…
— Anonymous Operations (@Anon_Central) 23 aprile 2013
Religious people get offended when we challenge them with logic which means they are butthurt faggots and shouldn’t be listened to. lulz
— Anonymous Operations (@Anon_Central) 25 aprile 2013
twitter.com/Anon_Central/s…
— Anonymous Operations (@Anon_Central) 25 aprile 2013
In qualche caso, oltre a quelli citati, si legge la Bibbia in modo astorico e acritico, con una interpretazione che – quella sì – può aprire a gesti inacettabili:
In bible God told David to kill a whole nation, including babies and puppies.
— Anonymous Operations (@Anon_Central) 22 aprile 2013
Hebrew Bible (Old Testament) tells people to kill non-believers and homosexuals.
— Anonymous Operations (@Anon_Central) 22 aprile 2013
Non può fare meraviglia perciò un crescente senso di “assedio” provato da numerosi credenti se le condizioni sociali nelle quali sono costretti a vivere ed operare si nutrono con forme di ripulsa ascrivibili ad ignoranza e pregiudizio.
In questo clima si comprende anche l’iniziativa di Gian Paolo Babini il quale si è inventato un blog dal titolo significativo “Mai più cristianofobia“, dedicato alla raccolta di informazioni intorno alle discriminazioni – vere o presunte – subite dai cristiani. Devo rinviare un giudizio più approfondito dell’iniziativa ad un’analisi ulteriore. Intanto segnalo il sito.