Furbi come colombe e calmi come serpenti. Incontro degli Assistenti Spirituali con il Cardinal Reina

Incontro con il Cardinal Reina e i cappellani sanitari della Diocesi di Roma
27/10/2025 – Centro di Spiritualità Sacro Cuore (Rocca di Papa)


 

Ci conosciamo già, Eminenza, per cui abbrevio la presentazione.

Sono Ugo Quinzi, dal 2013 assistente spirituale (cappellano) presso la Struttura di Riabilitazione Psichiatrica Samadi.

Vedere il Vicario Generale tra i cappellani sanitari fa nascere molti auspici.

Il primo è la speranza che almeno il nuovo Vicario Generale voglia rifuggire una certa retorica di cui spesso la Pastorale Sanitaria si è sentita destinataria. Tra noi, dico, esternamente può durare finché vuole. La retorica, ascoltata anche in un recente incontro di formazione, dei cappellani sanitari come qualcosa di “speciale”, le forze migliori in un settore delicatissimo, “quello che potete fare voi non può farlo nessun altro”, eccetera.

Comprendo le tecniche motivazionali e la necessità avvertita da molti di non sentirsi abbandonati nei loro complicati incarichi pastorali, ma penso che per la nostra tranquillità interiore potremmo attingere fruttuosamente al pari di tutti gli altri colleghi ad espressioni evangeliche quali, che so?: siete venuti “per servire e non per essere serviti”; “Vi mando come pecore in mezzo ai lupi”, continuando, come dice un paziente della Struttura in cui opero, “furbi come colombe e calmi come serpenti”… del resto lavoro in psichiatria.

Un altro auspicio è che si voglia finalmente rimettere mano all’organizzazione ecclesiastica della struttura pastorale sanitaria in modo che sia più coerente con le trasformazioni in atto ormai da diversi anni nella sanità. Da un maggiore legame territoriale con una diversa composizione delle cosiddette Prefetture in modo che possano rispondere meglio alle specificità delle relative ASL, alla realizzazione di autentiche equipe di assistenza pastorale anche in versione ecumenica.

Un ulteriore auspicio è relativo ai mezzi da utilizzare. Ricordo che i Gerarchi succedutisi ai vertici della Pastorale Sanitaria (francamente ho perso anche un po’ il conto…) mi chiesero di realizzare un sito web, me lo fecero pure presentare; ma il progetto naufragò sugli scogli della burocrazia diocesana. Poi proposi di realizzare un’app che consentisse il contatto diretto con il Cappellano senza passare sempre attraverso il personale (e altre interessanti funzioni), ma mi fu risposto di no perché non se ne vedeva l’opportunità rispetto ai Cappellani più anziani… Ricordo che mi fu chiesto di mostrare un lavoro svolto con gli ospiti della Struttura in occasione di uno dei tanti progetti pastorali della Diocesi, un video di cinque minuti. Mi pare sia stato anche accolto con benevolente interesse da parte dei colleghi. Comunque non mi risulta che ad oggi vi sia stato un seguito.

L’utilizzo di strumenti di video conferenza, dei podcast, di ogni nuova tecnologia dovrebbe essere considerato con maggiore attenzione anche nel nostro settore pastorale trattandosi non tanto di semplici mezzi ma più precisamente di forme innovative di evangelizzazione con connotati molto promettenti. Utilizzo da non escludere per i nostri incontri formativi, ai quali talvolta risulta molto difficile partecipare, mentre per esempio se venissero trasmessi in streaming potrebbero essere seguiti anche da chi non può essere presente di persona.

Un ultimo auspicio è relativo alle competenze. Personalmente mi ritengo un Cappellano generalista. Non ho fatto studi specifici per ritrovarmi tra gli psichiatrici, ma ad onor del vero nemmeno nella sanità. Con le mie competenze potrei fare il cappellano degli astronauti o quello dei palombari al pari del cappellano di un convento di suore. Tuttavia recentemente ho sentito parlare alcuni cappellani molto giovani e molto competenti, di sicuro per via degli studi svolti e delle specializzazioni conseguite. Credo loro siano in grado di apportare qualche interessante novità in un panorama come quello della Pastorale Sanitaria, il quale per intuibili motivi ortopedico-spirituali finisce per essere ingessato… Riterrei quindi molto utile un confronto professionale e pastorale, in forma seminariale o in altra più idonea, tra l’esperienza di cariatidi stagionate come sono io e la competenza delle nuove generazioni di cappellani adeguatamente formati.

Grazie per il suo ascolto. Ci benedica.