Il Boy Scout radioattivo

David Hahn era un ragazzo del Michigan, qui nella sua divisa di Boy Scout d’America. David era appassionato di chimica e di fisica. A 17 anni, nel 1994, in gran segreto si mise in testa di costruire un reattore nucleare nel giardino di casa. Quasi gli riuscì.

Nel capanno degli attrezzi cominciò ad ammassare materiale radioattivo. Diversi dispositivi ne contengono in piccole quantità: rivelatori di fumo (americio 241), reticelle di lanterne a gas (torio), orologi (radio). E trizio, litio… Un po’ raccoglieva, un po’ rubacchiava.

Un giorno fu fermato in auto dalla polizia. “Attenzione, disse, trasporto materiale radioattivo!“. Gli agenti insospettiti allertarono l’Agenzia di Protezione dell’Ambiente. Non trovarono materiale sufficiente per la massa critica, ma dovettero decontaminare una vasta area.

La mamma di David, comunque, aveva già gettato buona parte del materiale radioattivo tra i rifiuti comuni… Quando la vicenda si riseppe, David fu ribattezzato “il boy scout radioattivo“. Venne poi arrestato nel 2007, per furto di rivelatori di fumo…

Il suo viso appariva pieno di piaghe, dovute probabilmente all’esposizione continua alle radiazioni. Condannato a una mite pena per consentirgli di sottoporsi a cure psichiatriche, David Hahn è morto nel 2016 per gli effetti dell’alcol.


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