Il ritardo
A Roma si vive così. La regola per tutti, non scritta ma ferrea, dell’unica certezza: non ci sono certezze.
Siamo tutti qui, fermi ad un capolinea sperduto in campagna aspettando un autobus che non arriva. I passeggeri più esperti snocciolano orari. Quelli più tecnologici controllano su internet. Intanto una vettura fa capolino, ma è diretta al DEPOSITO.
L’immagine della pensilina di fronte parla da sola. Sporcizia ovunque e un cartello: “Insieme per una Roma più bella”.
Non era questa la città che sognavo.
Intanto sono in ritardo e il tempo rubato ai miei amici che mi aspettano non me lo ridarà nessuno.