Il sacco (della spazzatura) di Roma

targa monnezzaroUn po’ ovunque nel cuore di Roma si possono trovare antiche targhe, risalenti all’epoca papalina, che ammoniscono di non fare “monnezzaro”, cioè di non gettare i rifiuti nelle strade trasformando i vicoli in discariche. Problema annoso, a quanto pare, per l’Urbe. Fin da allora si indicavano i luoghi dove era possibile recarsi per depositare i propri sacchi della spazzatura.

Curiosamente ancora oggi qua e là nascono “monnezzari” a Roma.

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Figura 1.

Ve ne voglio presentare uno, nemmeno troppo periferico, brutalmente tagliato a metà dalla strada (Figura. 1.).

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Figura 2.

Come si può osservare, qui sono ammassati elettrodomestici, materassi e rifiuti speciali edili (Figura 2.) mentre al lato opposto accanto agli immancabili rifiuti speciali edili giace quello che sembrerebbe un salotto, forse sedili di un autoveicolo (Figura 3.).

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Figura 3.

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Figura 4.

Nulla di strano, tutto sommato, perché a Roma non è infrequente imbattersi nei “monnezzari” anche in centro città. Sinonimo di inciviltà e di malcostume. Ma questo caso lo segnalo perché ha del curioso. Vedete quel tetto e quel muro di cinta indicati con le frecce rosse in Figura 4.? Ebbene appartengono al Centro di Raccolta Rifiuti dell’AMA di Villa Gordiani a Via Teano 38 (la strada che si vede in foto). In altri termini la discarica abusiva sorge praticamente addossata a quella legale.

Tutto considerato persino segnalare la sua esistenza ai responsabili dell’AMA potrebbe avere risvolti comici, visto che l’ingresso del Centro si trova 30 metri più avanti e dubito che qualcuno possa dire di non aver mai visto o di non aver assistito allo scempio.

Il sacco (della spazzatura) di Roma continua…


Aggiornamenti

1) Mon Aug 11 18:16:11 CEST 2014

Avevo segnalato alla Polizia di Roma Capitale su Twitter l’esistenza di questo articolo. Come è andata a finire?