In nome del Popolo italiano
Il Tribunale di Roma
in nome del Popolo Italiano
visti gli articoli di legge dichiara Poggi Patrizio responsabile dei reati a lui ascritti [tre capi di imputazione per calunnia aggravata dalla continuazione con recidiva] e per l’effetto, aumentata la pena per la recidiva contestata, ritenuta la continuazione dei reati, lo condanna alla pena finale e complessiva di anni 6 e mesi 11 di reclusione, oltre il pagamento delle spese processuali e di custodia in carcere.
Condanna l’imputato al risarcimento dei danni cagionati alle costituite parti civili: don F., R., don C., don L., monsignor F., don R., don V., don T., don G., don Q., don C., nelle qualità di cui ai rispettivi atti di costituzione, danni che liquida in via equitativa e definitiva in euro cinquemila per ciascuna delle parti civili.
Dichiarata la condanna immediatamente esecutiva, condanna l’imputato alla refusione delle spese di giudizio sostenute dalle parti civili da liquidarsi in euro millecinquecento per ciascuna parte civile, oltre spese, IVA e CPA come per legge.
Dichiara l’imputato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici nonché durante l’esecuzione della pena in stato di interdizione legale.
Dispone come da sua richiesta la trasmissione degli atti in causa all’ufficio del PM in sede per le determinazioni di competenza nel confronti di L.M., V.S., G.S.V. meglio in atti generalizzati.
Ordina la pubblicazione della sentenza per estratto e a spese dell’imputato sui quotidiani “La Repubblica” e “Il Messaggero” nonché sul sito internet del Ministero della Giustizia per la durata di giorni 30.
Si riserva con separato provvedimento la decisione sull’istanza del PM di disporre la confisca dei beni in sequestro.
Rigetta per il resto le richieste avanzate dalle difese di parte civile.
Fissa al 30 gennaio 2017 il termine per il deposito della motivazione.
Giudice della 7° Sezione Penale Angelo Giannetti
Sentenza 18153/16