Manuel, scusaci tutti
Scusaci tutti, Manuel.
Eri venuto a Roma da pochi mesi per inseguire i tuoi sogni di ragazzo. Invece hai trovato una sorte ingiusta e cattiva. Che porta il nome di due giovani romani.
Lo sai bene. Non sono tutti così, i giovani romani. E questi due, chissà cosa hanno dietro quella loro mala – vita.
Le colpe però ci sono. E vanno riconosciute. E non sono solo di questi due giovani romani.
Sono anche di un sistema di cui Roma vive e si nutre beatamente in faccia a tutti. Come una puttana (mi scusino, le puttane, ma se la Bibbia definisce Babilonia prostituta non si vuol far dileggio della categoria, solo seguire conclusioni teologiche). Un sistema di peccato dove tutti sono, siamo colpevoli. Spesso, però, senza responsabili.
Dove anche la Chiesa di Roma, inserita organicamente in quel sistema, ha le sue colpe. Non le ammetterà mai, tranquillo. Nemmeno se costretta in tribunale. Del resto fa tante opere buone, non può sentirsi responsabile delle mattate di tutti i suoi figli…
Per fortuna ci sono preti come don Giovanni Carpentieri che ridanno un po’ di fiducia nella forza profetica e trasformante della fede. Dovresti conoscerlo. Secondo me insieme sareste i perfetti operatori dell’ospedale da campo per i giovani romani.
Ho sentito che sei forte e hai incoraggiato la mamma. Sono orgoglioso di te. Così si onorano davvero i genitori! Non lasciarli soli in questo momento di dolore, sta’ loro accanto e consolali, se è necessario.
Io, oltre a chiederti scusa e ad assicurarti tutto il mio affetto, posso fare poco altro. Ma sappi che ci sono e sono dalla tua parte, senza se e senza ma.
Guarisci in fretta e vinci le tue nuove gare!
Tuo ugo
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