il Paziente – Tu ancora pensi che essere creativi riguardi solo i trionfi e la gloria, come nei giorni in cui il mondo ebbe origine e ancora origina. Fare e non subire. Sai qual è il vero progresso? È essere creativi anche nell’annichilimento e nella prostrazione, come nei giorni della passione e della morte. Come dice il poeta: “Ecco il vostro progresso, ragazzo mio. Ecco quale ne è la forma, voialtri cristiani. Meraviglioso progresso, singolare progresso” (NdA: sicuramente il Paziente della stanza 113 si riferisce alle parole di Charles Pèguy che io ho letto in Getsemani, Castelvecchi, Roma 2016, p. 58)
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