Perché il matrimonio concordatario non ha più senso

Per “matrimonio concordatario” intendo la forma di matrimonio introdotta con i Patti Lateranensi del 1929, grazie alla quale veniva riconosciuto dallo Stato il valore civile del matrimonio canonico, quello celebrato in chiesa davanti a un prete e almeno due testimoni, quello del Concilio di Trento per intenderci.

A sua volta il matrimonio canonico è riflesso del matrimonio che la Chiesa cattolica crede essere un sacramento. Nella più classica delle teologie si dice che “Cristo ha elevato a dignità di sacramento il matrimonio naturale”.

Il matrimonio naturale è la forma sponsale più ancestrale, l’unione di un uomo e di una donna che collaborano per la procreazione e l’accudimento della prole. Potrei chiamarlo il matrimonio secondo filosofia e antropologia.

Metto a confronto le tre diverse visioni del matrimonio (quella naturale, quella civile e quella sacramentale) su alcuni aspetti non secondari; il colore rosso indica “non obbligatorietà“, quello verde “obbligatorietà“, quello grigio “oscillazione tra scelte varie“.

MATRIMONIO
Naturale Civile Sacramento
Unione tra un uomo e una donna
Amore reciproco
Libertà di scelta
Fedeltà coniugale
Indissolubilità
Apertura alla procreazione
Assistenza morale e materiale

Aggiungerei che la legislazione civile non riconosce automaticamente la dichiarazione di nullità del matrimonio da parte di un tribunale ecclesiastico, come la legislazione canonica non ammette la dichiarazione di scioglimento del matrimonio da parte di un tribunale civile.

Così, ad occhio, senza pretese scientifiche, non capisco cosa possano avere in comune il matrimonio civile con il matrimonio sacramento, oltre alla parola “matrimonio” e ad un concetto di “unione contratturale” che però viene riempito di contenuti diversi.

Ovviamente risulta ancora più incomprensibile il motivo per cui nella Chiesa si vuole mantenere ad ogni costo il matrimonio concordatario, ingenerando non poca confusione in chi oggi concepisce matrimonio civile e matrimonio sacramento come un’unica realtà.