Scienza e dintorni
La vicenda della cometa ISON ha generato nuove ermeneutiche sulla scienza.
Avevo appena fatto in tempo a commentare su Twitter
La cometa #ISON (diametro di 1,5 Km) arriva da non si sa dove e viaggia a 540.000 Km/h verso non si sa dove
La fortuna delle scienze esatte
— Ugo Quinzi (@UgoQuinzi) 28 Novembre 2013
che la cometa in poche ore scompare.
Grande tristezza in rete, non si sa se più per la perdita dello scoglio ghiacciato o per l’affondamento delle previsioni. Così tra calcoli, ricostruzioni e spettacolari foto alla fine gli scienziati hanno comunque espresso davvero il meglio di quello che intelligenza e tecnologia dimostrano di saper fare.
Ma non posso evitare di citare questo stupendo tweet che riporta le parole di uno scienziato che lavora al progetto SOHO (un osservatorio spaziale del sole)
Our SOHO proj sci Bernhard Fleck adds “If we knew & could predict everything, I guess it wouldn't be science anymore!” :) (6/6)
— ESA Science (@esascience) 29 Novembre 2013
In altre parole: se conosci e predici tutto, non è scienza.
Solo che questa cosa assomiglia tanto a quello che Agostino (santo) diceva a proposito di Dio: Si comprehendis, non est Deus (letteralmente: “Se comprendi, non è Dio”, Sermone 52), per affermare che nella piccola testa di una creatura non può esserci l’esatta e completa comprensione del Creatore trascendente.
Nella differenza delle lingue (inglese da una parte e latino dall’altra) la somiglianza è sorprendente. Se si eccettua un dettaglio: qui si parla di Dio, lì di scienza.
Vuoi vedere che…