Stay hungry, stay prophetic
Raccolgo in questo post il thread pubblicato su Twitter.
L’avventura del Poseidon (1972) mi colpì molto da bambino.
Film del genere catastrofico, la nave si rovescia e intrappola i passeggeri. La maggioranza decide di aspettare i soccorsi nel salone principale, un gruppo con un prete di cercare una via di uscita.
Spoilero tutto.
— Ugo Quinzi (@QuinziUgo) September 11, 2021
L’avventura del Poseidon (1972) mi colpì molto da bambino.
Film del genere catastrofico, la nave si rovescia e intrappola i passeggeri. La maggioranza decide di aspettare i soccorsi nel salone principale, un gruppo con un prete di cercare una via di uscita.
Spoilero tutto.
1/
Acqua, fiamme, pericoli, crolli, eroismo, drammaticità. C’era ogni ingrediente per restare incollati allo schermo trattenendo il respiro.
Chi aveva deciso di attendere finisce affogato quasi subito. Solo il gruppetto superstite partito alla ricerca sarà messo in salvo.
2/
Come in tutti i film del genere catastrofico cercare di trarne una morale, o anche semplicemente letture per la vita ordinaria, è idea balzana.
Sì, registi e sceneggiatori si sbizzarriscono a offrire riferimenti didascalici ed esempi di coraggio e di virtù.
Ma…
3/
Ma in condizioni di emergenza, di fronte ad una catastrofe non è da tutti mantenere sangue freddo, restare razionali, valutare adeguatamente i rischi di ogni azione. L’emergenza, la catastrofe sovvertono i punti di riferimento, rendono quasi inutile quanto dato per acquisito.
4/
Tra negazione e rifiuto del problema, irrazionalità nei comportamenti, paure e debolezze, fatalismo c’è sempre stato e sempre ci sarà quel gruppo che non vuol spostarsi dal salone delle feste per affrontare con strumenti diversi e mai usati prima un destino sconosciuto.
5/
Ciò vale per il #Covid_19 (col suo corteo di #NoMask #NoVax #NoGreenPass), dove irrazionalità e disinformazione svolgono un ruolo determinante, ma pure per il #Sinodo italiano, col suo corteo di negazionismi e di paralisi di fronte al naufragio.
6/
Esistono soluzioni? Più o meno no.
Le catastrofi hanno in comune il loro ruolo selettivo, in parte per l’effetto stesso della catastrofe che opera indiscriminatamente su tutti, in parte per quella dose di casualità tipica degli eventi storici.
7/
La differenza la fa l’intelligenza. Accanto a quelle razionale ed emotiva ne aggiungerei una terza: l’intelligenza profetica.
Vedere vie di uscita dove altri non vedono che pericoli e rischi è dei profeti, laici e religiosi, di tutti i tempi.
Stay hungry, Stay prophetic.
eof/