Zibaldone della settimana – 08

C’è blocco stradale per te

Hanno bloccato il traffico sul Grande Raccordo Anulare (GRA). Sono ambientalisti che vogliono creare disagio perché c’è un’emergenza.

Per cercare chiarimenti ho scambiato qualche chiacchiera con uno dei loro attivisti. Gli ho chiesto che lavoro facesse. Secondo me è importante capire che tutti possiamo dare un contributo costruttivo anche attraverso le nostre occupazioni quotidiane.

Dice che per lavoro insegna.

In realtà sembra faccia ripetizioni di inglese ai ragazzi delle scuole superiori. Altro non risulta né dichiara. Dice che per questa ragione conosce perfettamente quel sistema di studio. Dice che per lavoro ha trascorso tanto tempo con persone straniere in lingua inglese e grazie a ciò ha raggiunto ottimi traguardi. Dice di conoscere tantissimi trucchetti per comprendere meglio questa lingua importantissima ma è ovvio che potrà rivelarli solo a chi ha raggiunto un livello importante. Esattamente a motivo dell’alta qualità del servizio che questo docente offre, la tariffa applicata di 36 €/h risulta alta, ma giustificata.

Non saprei esprimere un giudizio sulle competenze linguistiche dell’attivista in questione né sulla congruità della tariffa applicata. Leggo peraltro che è anche attivista di un movimento per la legalizzazione della cannabis.

Se fanno gli ambientalisti come dicono di insegnare inglese e come promuovono la canna libera olè, il disagio creato sul GRA è il meno, meno di tutto quello si possa immaginare negli anni a venire.

* * *

Direttori si nasce, ci si eclissa e si degrada

Il Direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, e il Direttore di Famiglia Cristiana, Stefano Stimamiglio, (i due più importanti periodici cattolici in Italia) sono intervenuti al 42° Congresso delle Caritas italiane. C’erano anche Vyacheslav Grynevych, segretario generale di Caritas-Spes Ucraina, Tetiana Stawnichy, presidente di Caritas Ucraina, Mira Milavec, Caritas-Spes Ucraina, e Amina Krvavac, direttrice esecutiva del WCM (War Childhood Museum), il museo dell’infanzia di guerra di Sarajevo.

Le cose interessanti che potevano essere state espresse da questi ultimi ospiti non sono purtroppo pervenute. L’articolo di Famiglia Cristiana riporta solo la sintesi degli interventi dei due Direttori. Quello di Avvenire con la solita pappa che rifila da un po’, condita da un’ardita sentenza, destinata a rivoluzionare decenni di studi: la causa delle guerre è il liberismo selvaggio.

Più intellettualmente impegnato sembra l’intervento del giovane Direttore del settimanale. Si avventura nei meandri della complessità geopolitica con sorprendenti incursioni spiritual-antropologiche. Difatti, il cuore umano – sostiene il Direttore –  può organizzarsi per il bene, ma – come risaputo – anche per il male. Accidenti! Averci pensato prima!

In attesa di conoscere come sta andando l’organizzazione del cuore umano tra Russia e Ucraina, su una cosa mi sento di concordare almeno in parte: l’eclissi dell’Occidente. In particolare europeo. Un processo in atto da alcuni decenni, giunto ormai al punto di non ritorno a causa dell’inverno demografico. E il contemporaneo degrado di civiltà (sul quale tornerò, ora chiudo qui).

Ovviamente a nessuno dei due pare abbia sfiorato il pensiero che le nazioni in conflitto sono per lo più di matrice cristiana. Che chi si spara lo fa con la benedizione di certi primati. Che le armi che sparano sono progettate e fabbricate da cristianissime mani. E che persino cattolicissimi governanti fanno a gara per regalarle e venderle ai belligeranti di ogni dove.

Se ci fosse stato qualcosa di interessante da discutere dai due Direttori era questa eclissi dell’Occidente (cristiano), questo degrado della civiltà (cristiana).

Argomento che i Direttori dei due principali periodici cattolici a un Congresso di Caritas si sono ben guardati dall’affrontare. Pure questo segno di eclissi e di degrado.